Ancor oggi l'importante, primaria attività di ricerca e sviluppo delle norme che ci strutturano è relegata ad essere pertinenza esclusiva di un insieme di soggetti, i partiti politici, i quali, pilotati da gruppi di pressione principalmente economici e superstiziosi, hanno tutti una spiccata propensione a promuovere proposte solo se funzionali ai loro ristretti interessi di parte. Sono questi stessi interessi a determinare quell'indivisibile quanto confuso e spesso contraddittorio pacchetto di proposte che i cittadini possono scegliere al momento del voto, un muro invalicabile ergendosi sempre tra loro e la singola istanza, potendo essi così solo in modo molto grossolano esprimere la propria volontà.
L'unico risultato possibile, in questo stato di cose e nel migliore dei casi, non potendo che essere sempre quello del male minore, mai quello del bene maggiore.
D'altro canto, anche coloro che sono personalmente interessati a che le cose cambino per davvero, perché vivono direttamente o compassionevolmente una situazione spiacevole, e che potrebbero quindi influire genuinamente sui politici, non mostrano grande genio creativo, per superficialità d'approccio e/o perché anch'essi prigionieri di culture stantie che affossano la loro capacità d'osservazione e creatività, molte volte limitandosi a volere fortemente qualcosa, ma senza nemmeno sapere cosa.
Al contrario, i grandi detentori del potere sanno benissimo cosa vogliono, e lo perseguono con costante, tranquilla, fruttuosa applicazione.