N o v a R e l i g i o

una cultura religiosa soppianti le superstizioni



Copyright © 38 Danilo D'Antonio - Tutti i diritti riservati - Riproduzione vietata



Una cultura religiosa è il fondamento principe di una società. Il muro maestro dell'edificio sociale. L'insieme di conoscenze, consapevolezze, pratiche ed ideali che costituiscono l'edificio religioso non solo caratterizza in modo specifico un popolo ma soprattutto procura una visione del mondo ed una identità che unisce e tiene fortemente aggregati gli individui dirigendoli quindi verso un imponente, vitale scopo. Senza una religione, senza un impianto filosofico di conoscenza della realtà e senza una mistica coerente con essa, senza il preciso ruolo collettivo che da tutto ciò consegue, una società non vive a lungo, essendo destinata a disgregarsi, i suoi componenti, privati al contempo di coesione e di un forte impulso vitale, allontanandosi sempre più gli uni dagli altri ed esaurendosi in mille rivoli di inutile energia.

La religione ha davvero un peso importante nel determinare tanto la funzionalità dell'intero sistema sociale quanto la felicità stessa delle persone. Per questo motivo dovrebbe essere oggetto costante di cure al fine di poter offrire sempre il meglio che sia possibile per l'epoca che si vive.

Purtroppo ... :(


Al momento attuale è sotto gli occhi di tutti evidente il fatto che con la parola religione viene definito quasi null'altro che un insieme strutturato di antiche credenze popolari, mere superstizioni. Coloro che ne sono soggiogati e se ne fanno pure portavoce, i superstiziosi, che qui chiamiamo perfino affettuosamente "suppy" per il loro annoverare nostri parenti, amici, conoscenti, non avendo mai ampliato e tantomeno aggiornato i loro studi nel pur lungo tempo trascorso da quando son nate le loro congregazioni, non hanno potuto acquisire sistemi di conoscenze più conformi alla realtà delle cose. Anzi, con la birbante protervia che è loro tipica compagna di vita, con l'ignorante sussiego che è loro vessillo, sono rimasti radicati ad una cultura letteralmente decrepita che, invece di esser di beneficio, ha tristemente rallentato, spesso anche tragicamente, e continua a rallentare, altrettanto drammaticamente, la complessiva evoluzione della nostra società.

Non è affatto un caso che gli accadimenti sociali prendano una piega sempre più decadente, che vi sia sempre più incomprensione, confusione e disordine, tutto ciò derivando proprio dal mancato emergere di buoni esploratori e guide di vita. Ma per capir meglio quanto ci accade facciamo un veloce passo indietro lungo la nostra storia.


Ad un certo punto del nostro percorso evolutivo è parso chiaro a molti che, continuando a seguire i dettami dei suppy, la società avrebbe preso una china pericolosa. Per questo motivo, solo per questa ragione, solo per la palese inadeguatezza dell'istituto superstizioso, il potere governativo ha preso le distanze da esso, rafforzandosi ed intraprendendo un percorso separato. Pur essendosi sempre difeso dalle petulanti ingerenze del suo contraltare, ancor oggi il potere governativo rimane però sotto assedio dei suppy, in quanto risulta in effetti fortemente inadeguato anch'esso.

Ciò che continua a mancare è infatti proprio quella imprenscindibile visione in grado di fornire la società di una identità e di un ruolo adeguati, di quella visione amplia al punto da abbracciare l'intero Universo e contemporaneamente in grado di operare quella sintesi propositiva che tutto comprende, rispetta ed esalta. Gli studi e le pratiche di lungo corso necessarie a determinarla mancando tanto a chi è parte delle istituzioni di governo quanto a chi è parte di quelle "religiose". Col risultato finale che tutti ben conosciamo e patiamo.

Lo Stato si è sempre difeso e si difende tuttora dall'ingerenza superstiziosa, ed in questo agisce bene, benissimo, scampo evolutivo altrimenti non vi sarebbe. Ma toppa, e pure pesantemente, in quanto assolutamente incapace di offrire quelle ampie esposizioni, quegli elevati ideali, quelle infiammanti emozioni, quel nobile "vólo", quella volontà che accomuna ognuno senza lasciar spazio a dubbio alcuno, che solo una corretta, moderna e contemporaneamente eterna, mistica può donare. Stato ed istituto superstizioso sono in vero inadeguati entrambi e tali rimarranno fintantoché non si capirà la straordinaria importanza di una religione basata sul più avanzato piano di conoscenze disponibile al tempo, tanto realistica quanto pure trascendente la banalità del quotidiano e del breve lasso temporale di una vita.



E così possiamo iniziare a comprendere come la separazione tra i due massimi poteri della presente società non sia in realtà qualcosa da perseguire se non fintantoché si avrà come riferimento religioso quello in realtà massimamente superstizioso.


Immaginiamo invece di costruire insieme, ognuno contribuendo secondo le proprie competenze e con proprie intuizioni, scoperte ed invenzioni, un nuovo impianto religioso, sia prendendo quanto di buono esiste già da tempo sia quanto di meglio si riesca ad aggiungervi. Immaginiamo di ricavare una corretta filosofia di vita dalla scienza fin dove questa ci assiste e ricorrendo necessariamente ad un del tutto condivisibile buon senso dove essa non è ancora giunta.

Allo stesso modo, praticando un grande amore per il mistero (perché questo in fondo e null'altro intende l'oggi giustamente decaduto termine misticismo, decaduto per il cattivo uso che se ne è fatto) spingiamoci, sì, ad immaginare, ma mai, mai, abbandonandoci ad ipotesi che non siano del tutto condivisibili tra persone ragionevoli, vasti scenari di futuro che possano verificarsi e ruoli degni di essere ricoperti in tali scenari. Immaginiamo validi ed entusiasmanti volontà di vivere la vita. Immaginiamo nuovi sistemi organizzativi che invece di porci digrignanti l'un contro l'altro ci rendano felici e sorridenti e capaci di comprenderci, e quindi di apprezzarci, l'un l'altro senza la minima difficoltà ed anzi con intimo piacere. Immaginiamo nuovi modi di vivere insieme tali da permetterci di stimarci reciprocamente e da esserci invece che di ostacolo, come ora, di reciproco ausilio, incoraggiamento e sostegno.

Prendendo coscienza di come sia ridotta la nostra società: terribilmente malsana e puzzolente, immaginiamone una completamente diversa: meravigliosamente sana e profumata. Immaginiamo, fin quasi a percepirlo concretamente in ogni suo più minuto particolare, l'ampio ed affascinante progetto, la mirabile sceneggiatura di cui possiamo divenire felici protagonisti.


Immaginazione collettiva: ecco, questo è essenzialmente una religione, null'altro essa potendoci fornire se non una valida interpretazione dell'esistenza, bastandoci questa ad affrontare ogni prova che questa tragicomica arena cosmica voglia riservarci. In questo sostenuti dal fatto che, riconoscendo il carattere infinito quindi implicitamente prodigioso della realtà, non abbiamo alcun bisogno di ricorrere a fantasiose entità soprannaturali, l'osservazione del mondo e dell'Universo, e l'osservanza delle leggi che li regolano, potendoci bastare a soddisfare ogni nostro bisogno e desiderio.


Il primo passo in questo lungo e strabiliante percorso, che ci vedrà compiere una vera e propria metamorfosi che ci renderà irriconoscibili dentro e fuori, esseri meravigliosi rispetto ad oggi, sta proprio nel riconoscere i nostri presenti errori ed equivoci. Oggi quelli tra noi che si dichiarano progressisti si trovano a richiamare una indipendenza dello Stato dall'istituto superstizioso. Quelli tra noi che si dichiarano tradizionalisti non chiedono altro che una riaffermazione totale delle superstizioni. Riusciremo mai a fare un passo avanti? Riusciremo mai a capire cosa di tanto straordinario ci stiamo perdendo?

Mai potremo conquistare un buon presente ed un ancor miglior futuro senza una buona religione, senza una riorganizzazione di strutture e di ideali compiuta con ampie consapevolezze ed organiche visioni olistiche. Cominciamo quindi subito a raccogliere e procurarci gli elementi per comporla. Prima inizieremo, prima ne gioiremo.


Danilo D'Antonio
Laboratorio Eudemonia


nova-religio


IPDN V1.0 - 07/05/38






! ! ! F O R G E T S U P E R S T I T I O N A N D L I V E F R E E A N D H A P P Y ! ! !



DIPARTIMENTO per il GIUSTO MUTAMENTO
Copyright © Laboratorio Eudemonia. Tutti i diritti riservati
Sito Web attivo dal 30 - Webworks by HyperLinker.com