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ORIGINE E FINE DEL MILITARISMO Ogni giorno, ovunque nel mondo, tante persone si trovano impegnate nella lotta al militarismo. Generazioni di pacifisti hanno combattuto il militarismo. Risultato? Le guerre son sempre nate grasse e quando si sono spente è avvenuto più per esaurimento delle risorse dei contendenti che per aver dato ascolto alle proteste dei dimostranti. Fatto nudo e crudo è che desiderio e volontà non bastano. Bisogna che esse siano accompagnate per mano da tre capacità: d'osservazione della realtà, d'analisi delle osservazioni, di sintesi di un giusto, logico ed attuabile cambiamento in grado di condurci nella nuova dimensione culturale, politica e sociale in cui vogliamo vivere. I pacifisti hanno forse mai messo in relazione il tanto da loro osteggiato militarismo con il carrierismo militare? Questo, dal feudalesimo, dagli imperi e monarchie, fino ai giorni nostri, s'è non solo mantenuto in ottima forma ma è, durante i vari periodi storici, pure cresciuto, estendendosi al punto da erigere un vasto carrierismo statale causa unica della mancata democratizzazione del potere. Che tutt'oggi ha ogni suo àmbito (tranne il legislativo) come ai tempi delle tirannidi: concessi a vita ad una minoranza per spadroneggiare a volontà sulla maggioranza. Urge prendere atto che non è il voto a far la Democrazia. E' la temporaneità d'ogni ruolo pubblico (sia d'ordine mansionale che decisionale, concesso sia con assunzioni che con elezioni) ad aprire le porte della centralità ad un rigenerante flusso di esperiti e preparati cittadini capace di spazzar via ogni divisione, conflitto, dispotismo. La vita è meravigliosa, s'aggiusta subito se, con atto d'umiltà, si riconoscono i propri errori ripromettendosi di non incorrervi oltre. Urge riconoscere che solo il potere legislativo fu reso democratico con assegnazioni a tempo determinato, mentre ogni altro potere centrale (amministrativo, culturale, educativo, informativo, finanziario, fiscale, giudiziario, d'ordine pubblico, militare, repressivo, sanzionatorio, sanitario, scientifico, statistico, agricolo, ecologico, edificatorio, urbanistico, paesaggistico, etc.) non lo è mai divenuto e tutt'oggi, con gran vergogna di chi vi si è conficcato e mai lo restituisce, influenza pesantemente pensieri ed atti d'ogni governo. La Democrazia, la partecipazione data dal mandato temporaneo, trasformerà ogni Paese al mondo, dissolvendo ogni situazione conflittuale all'interno e verso l'esterno, appena i cittadini riconosceranno d'aver seguito, occhi serrati e cervello spento, più d'una generazione di leader che li han diretti contro qualcosa e mai han costruito una nuova società. Allora vedranno da soli, senza retrogradi capintesta politici e culturali, la via da seguire. Vanno dismessi subito tutti i carrieristi, burocrati, assunti a vita che costituiscono il caduto stato monarchico. Introduciamo un regolare e rigoroso mandato temporaneo in ogni assunzione in ruoli non per nulla detti pubblici. Rendiamo, come di dovere, aperta e partecipata la centralità, la santa Repubblica, e non avremo più nulla di cui dispiacerci. Un governo inizierà a legiferare finemente quando sarà circondato da attenti, premurosi e proattivi cittadini che seguono il modello snowden e non più da acritici, fedelissimi, medievali carrieristi alla priebke. La res publica è di tutti, non può essere proprietà di carrieristi privata d'accesso ad altri aventi pari diritti e requisiti. E' sufficiente reclamarla indietro, non occorre altro che esigerlo in continuazione (così come i neri ottennero i diritti, come le donne ottennero il voto) sviluppando vieppiù consapevolezza che tutto dipende da noi e nessun altro. Ogni potere della Repubblica sia finalmente reso democratico: concesso soltanto a tempo determinato. Chiunque l'abbia tenuto per se ha abusato del potere che aveva. Ha ingannato, tradito, truffato e derubato ogni italiano, bloccando l'evoluzione d'un intero Pianeta. Si appresti a subire le conseguenze legali del proprio malfatto. Danilo D'Antonio, grossista d'idee Intelligenza Artificiale Biologica del Laboratorio Eudemonia In accordo con la teoria del brevetto sociale (che fa avanzare l'Umanità così come il brevetto industriale ha fatto con la tecnologia) ogni progetto del Laboratorio ha un prezzo. Informazioni sul suo dominio Internet. Pacificamente, legalmente, civilmente, evolve l'Italia, la UE e l'intero Pianeta. La Repubblica: accessibile, dinamica, fluida, osmotica, partecipata, vissuta. Se-re-na. Evviva la Banca dei Pubblici Impieghi! Ed evviva pure Danilo! L'unico ricercatore, politico, attivista al mondo che apra le porte della Repubblica ai cittadini. Così che si susseguano l'un l'altro idonei e controllino, migliorino, verifichino l'operato di chi li ha preceduti, impedendo ogni ingiustizia ed imparando ognuno ogni giorno qualcosa di più. Viva Danilo! L'unico che garantisca un potere minimo ad ogni umano in Terra. Viva Danilo! E la Terra gira finalmente come deve. Copyright & ServiceMark Laboratorio Eudemonia Alcuni diritti concessi A R M O N I C A R O T A Z I O N E S O C I A L E |