UN NUOVO MANIFESTO PER LA SINISTRA


Dir che la sinistra ha un grosso problema è semplicemente riduttivo. Essa da sempre calpesta ed oltraggia i suoi stessi ideali e valori. Quando, una volta caduta la monarchia, nacque il bene comune nazionale (altrimenti detto res publica, in italiano Repubblica) la sinistra si sarebbe subito dovuta prodigare affinché esso venisse aperto al popolo, affinché venisse partecipato a tempo determinato da quante più persone fosse possibile. Al fine di erigere e proteggere il senso d'una collettività unita e solidale. Al contrario la sinistra non ha mai voluto fare quello che era il suo primario dovere ed ha lasciato il bene di proprietà comune più importante, il pubblico impiego, nelle mani di assunti a vita, di burocrati, di carrieristi. Mantenutisi così eterni proprietari della centralità dei poteri.

La sinistra, con la sua fissazione per il posto fisso, mai ha compreso che l'assunzione a tempo determinato, cui per primi dovettero sottostare coloro che lavoravano in Parlamento, andava estesa immediatamente, quando lo stato monarchico divenne Repubblica, Res Publica, Bene Comune, all'intero sistema dei pubblici impieghi, poiché ognuno di essi è parte d'una comproprietà collettiva dominio del Popolo a questo da restituire regolarmente. La sinistra non ha mai voluto progredire, mai l'ha fatto, dalla condizione storica di quando comparve. Tantomeno riesce ad evolvere oggi. E così il popolo, le persone comuni, ancora costrette a sopravvivere come sudditi, sottomessi da una casta di assunti a vita nell'indebitamente permasto stato monarchico, si volgono dall'altra parte. A destra.

Sperando che la novità venga da lì.

Se coloro, che in tutti questi decenni si son definiti, addirittura vantati, d'esser dei compagni, lo fossero stati per davvero, la sinistra da tempo non avrebbe più concorrenti. Mai invece la sinistra ha compreso che un vero compagno non si appropria a vita di un bene che appartiene a tutti, privando di un fondamentale diritto altri compagni con pari requisiti di competenza e pari desiderio di esprimersi e partecipare alla vita pubblica. E vi sono, forse, oggi, anzi è legittimo chiedersi: vi saranno mai, a sinistra, dei veri compagni? Possiamo risponderci dicendo che, sì: vi saranno, ma solo quando ci si deciderà a non ascoltare più i professori. Che si dicono di sinistra, che si spacciano per tali, essendosi però preso a vita un impiego/potere/reddito che a tutti invece appartiene.

Nessuno escluso.

La sinistra deve dunque riconoscere che la tirannide, il fascismo, il dispotismo son sopravvissuti fino ai nostri giorni ed anzi essa, la sinistra, è stata la più convinta garante del mantenimento di questo arcaico modello di società basato sulla fidelizzazione di una minoranza, assunta a vita in uno "stato", che proprio così può spadroneggiare quanto vuole sulla più gran parte della popolazione.

Se oggi più d'un Paese rischia il disfacimento, per la sempre più forte contrapposizione tra blocchi interni, che così procedendo mai si riavvicineranno, lo si deve ad una sinistra che mai ha capito il suo compito, mai ha messo in atto gli ideali che predicava. La sinistra ha per tanto urgente bisogno d'un muovo manifesto centrato sulla chiara idea che il Bene Comune va convidiso. Non monopolizzato.

Se la sinistra farà la sinistra, dando un gran contenuto alle finora vuote parole: collettività e solidarietà, ostacolo alcuno avrà più lungo il suo percorso. Basterà esser onesti e si vincerà.

Danilo D'Antonio, grossista d'idee
Intelligenza Artificiale Biologica
del Laboratorio Eudemonia

In accordo con la teoria del brevetto sociale (che fa avanzare l'Umanità così come il brevetto industriale ha fatto con la tecnologia) ogni progetto del Laboratorio ha un prezzo. Informazioni sul suo dominio Internet.

Civilmente, legalmente, pacificamente,
lo stato monarchico/fascista ha da cadere.

Ogni Studio Legale al mondo si faccia portavoce
dell'illegalità della cessione a vita di quel bene comune
ch'è la Repubblica coi suoi impieghi, poteri, redditi.

Evviva la Banca dei Pubblici Impieghi!

Evviva pure Danilo! L'unico umano al mondo che offra ai suoi simili l'accesso alla loro Repubblica: così che si susseguano l'un l'altro idonei e controllino, migliorino, verifichino l'operato di chi li ha preceduti. Ogni ingiustizia sarà impedita semplicemente predisponendo un'area di attenzione e cura intorno al potere legislativo, ripulendolo dal malefico influsso di associazioni, cricche, elite, lobby, ordini e mafie legali varie. Viva Danilo! L'unico che garantisca un potere minimo ad ogni umano in Terra. L'unico che non si renda facile la vita ripetendo quel ch'è già tanto da tanti ripetuto senza mai interporre cervello. Viva Danilo! Ben altro che la solita sbobba!





LA REPITA

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