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GOVERNI: SPECCHIETTI PER ALLODOLE Immersi in una perenne, fuorviante e vana, competizione elettorale, sfugge il fatto che non importa tanto chi governa quanto chi sta intorno a chi governa. Perché qualsiasi governo non è che la cima di un immenso iceberg sommerso che va solo dove quest'ultimo vuole. Sì: un governo si potrà distinguere dall'altro per qualche mossa di superficie, che farà contenti alcuni scontentando altri. Ma non potrà mai rifondare la Società su basi corrette di modo che sia naturalmente aperta e coinvolgente, armoniosa ed equilibrata, giusta e lungimirante. Perché gli assunti a vita nell'ancora finto-pubblico impiego (lasciatici in eredità dai tempi della monarchia nonché da "padri fondatori" da vergogna, che manco conoscevano la differenza tra una Repubblica ed una monarchia) lo impedirebbero in ogni modo al fin di non perdere il "loro" posto fisso. Una persona saggia allora non perderà tempo a tifare per l'uno o l'altro pollitico. Non perderà occasione, invece, per gridar forte: fuori tutti gli assunti a vita dai pubblici impieghi! Al loro posto si susseguano persone competenti che comprendono quanto sia importante venire assunti pro tempore per tornar poi semplici cittadini. Solo in questo modo si romperanno gli argini che di continuo creano divisioni sociali e contrappongono fazioni d'ogni genere. Solo imboccando questa nuova via (pur in ritardo ormai di oltre tre quarti di secolo) si doterà la centralità di saperi e sensibilità ampie e diverse. Tant'è! Non si vive in Democrazia se una casta di abietti monarchi, una mafia di putridi tiranni (indebitamente permasti pur sovragiunta la Repubblica, la centralità fatta di codici, enti ed istituzioni che non può esser possedimento di pochi bensì comproprietà condivisa d'ogni cittadino) ancor oggi spadroneggia su d'un Popolo che, pur Sovrano, è tuttora mantenuto emarginato, quindi ignaro ed impotente, proprio come ai lontani tempi del duce e del re. E lo si capisca bene: se questa antidemocratica anomalia (che ha impedito il sorgere d'una vera Repubblica) s'è potuta mantenere lo si deve anche e soprattutto ai pollitici TUTTI i quali, complici, han voluto mantenere in vigore l'uso di assumere a vita in un finto-pubblico impiego pur di farsi a loro volta ri-eleggere a vita. Ordunque: Banca dei Pubblici Impieghi prima di subito! Fuori gli assunti a vita, eterni padroni di Enti ed Istituzioni. Non nostri dipendenti ma delinquenti pubblici, ladri di res publica. Truffatori che chiamano "repubblica" la loro monarchia, "democrazia" la loro tirannide. Dentro a staffetta i legittimi proprietari della Cosa Pubblica: i cittadini. Con intorno persone per bene, nessun governo sarà più come prima. Lo si capisca: la vita può esser molto più sensata/serena che quella vissuta finora. Danilo D'Antonio, grossista d'idee Intelligenza Artificiale Biologica del Laboratorio Eudemonia In accordo con la teoria del brevetto sociale (che fa avanzare l'Umanità così come il brevetto industriale ha fatto con la tecnologia) ogni progetto del Laboratorio ha un prezzo. Informazioni sul suo dominio Internet. Pacificamente, legalmente, civilmente, evolverà l'Italia e l'intero Pianeta. La Repubblica: accessibile, dinamica, fluida, osmotica, partecipata, vissuta. Se-re-na. Evviva la Banca dei Pubblici Impieghi! Ed evviva pure Danilo! L'unico che apra le porte della Repubblica ai cittadini: in modo che si susseguano l'un l'altro idonei e controllino, migliorino, verifichino l'operato di chi li ha preceduti. Impedendo ogni ingiustizia ed imparando anzi ognuno ogni giorno qualcosa di più. Viva Danilo! L'unico che garantisca un potere minimo ad ogni umano in Terra. Mai siederà in un parlamento ma il mondo intero sta cambiando tutto da solo! Semplicemente chiarendo, riordinando, spiegando. Viva Danilo! Il mondo prende ben altri colori che i foschi attuali, la Terra gira infine come deve. Copyright & ServiceMark Laboratorio Eudemonia Alcuni diritti concessi A R M O N I C A R O T A Z I O N E S O C I A L E |