CAMPAGNA (INTER)NAZIONALE
per dissolvere l'INIQUA FEROCIA del D.P.R. 380/2001


Allo stato attuale delle cose, i proprietari di un appartamento (che comprarono decenni fa, quando tecniche, procedure, prassi erano molto diverse) che vi scoprano oggi una irregolarità risalente ab origine, pur estranei all'"abuso", per regolarizzare il loro bene devono essi pagarne le sanzioni ed altri oneri. Non i competenti e responsabili di quegli abusi vengono puniti ma i proprietari innocenti!

Dalla Legge 47/1985 al D.P.R. 380/2001, la normativa obbliga i proprietari (anche se estranei agli abusi) a pagare sanzioni/fiscalizzazioni per sanare irregolarità commesse da altri. L’articolo 29 identifica chiaramente i responsabili (committenti, costruttori, progettisti, direttori dei lavori) ma gli articoli 36 e 36-bis scaricano le pene finanziarie sul proprietario. Senza distinguere tra colpevoli e innocenti.
Chi ha acquistato in buona fede (decenni fa, quando i documenti ufficiali non erano messi in dubbio) viene trasformato in un indifeso capro espiatorio. Mentre i colpevoli, coloro che avevano l'esclusiva competenza in ogni fase del processo edilizio (e che avevano rilasciato regolari documenti ufficiali), restano impuniti, il sistema rimanendo libero di continuare le sue scorrettezze. Ma le sanzioni e fiscalizzazioni (punizioni in forma di elevati importi economici) non possono gravare su chi è vittima di un dolo.

E' il reo che va punito.

Qui si richiama dunque i legislatori ad una immediata riforma del D.P.R. 380/2001 per esentare da ogni conseguenza nefasta i proprietari incolpevoli, limitando il loro obbligo all’aggiornamento documentale.
Lettere alle Autorità italiane
Quarant'anni di troppo!
sintesi
in slide
Prima lettera all'EuroParlamento
Un'eco storica dall'Italia
Questa non è più solo una ristretta campagna socio/politica.
Il D.P.R.380/2001 si inserisce ormai in una ben più ampia iniziativa.



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