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"ARRESTATE I SOLITI ANARCHICI!" Quante volte s'è udita questa frase, pronunciata col solito piglio prepotente di chi è armato ... Anche il cinema, d'ogni longitudine, è ricolmo di pellicole in cui gli anarchici vengono diligentemente cercati, presi ed imprigionati. Eppure, nonostante le botte prese (e non sempre metaforiche, non soltanto trovandosi in stati dichiaratamente tiranni, monarchici o come altro voglion definirsi, ma pure in Paesi "democratici" dotati di una "repubblica") detti anarchici ancora non capiscono che, solo aiutando questi ultimi due virgolettati concetti a realizzarsi appieno, potranno iniziare a godere di quella ancora mitologica società perfetta, da loro tanto desiderata ma mai saputa costruire perché finora descritta solo sentimentalmente, mai affrontando con chiarezza, precisione e razionalità l'impegno di convertire il sogno in una concreta, tangibile realtà. Gli anarchici ancora aborrono "democrazia" e "repubblica" perché tali parole, sapientemente male interpretate da coloro che più ne impediscono la realizzazione, concretizzano di fatto la dittatura di una maggioranza pilotata da ogni cricca, elite, lobby e mafia che raccolga voti tra gente in conflitto d'interessi con un retto modo di vivere. I presenti ancora primitivi raggruppamenti umani sono sbilenchi, s'appendono da ogni parte e l'alta sensibilità degli anarchici giustamente non lo tollera. Ma questo non vuol dir che Democrazia e Repubblica sian parole con un contenuto scorretto. E' l'errato senso che se ne dà il problema, non le parole in sè. Fortuna vuole che la sorte a volte sia generosa e così, facendo lavorare il cervello, ci si rende conto d'aver subìto tutti un inganno: coloro che detengono a vita il potere culturale, educativo, informativo, per mantenere un loro status di privilegio, han fatto credere di vivere già in Democrazia e di godere già di una Repubblica. In realtà queste sono ancora entrambe da realizzare. Secondo un disegno che gli anarchici ameranno. La Democrazia non consiste nel voto (quindi nella rappresentanza pollitica che poi genera la malfamata dittatura di una maggioranza mantenuta ignorante e rozza) bensì nella periodica dismissione di chiunque, tramite assunzione od elezione, accetti un impiego, potere, ruolo pubblico. Il voto, od altro sistema d'inclusione, subentra alla dismissione dell'addetto in carica, non la precede. Di conseguenza la popolazione, le persone, nel vero disegno democratico, piuttosto che focalizzare tutte le proprie aspettative sulla conquista del potere legislativo, possono distribuirsi negli altri numerosi impieghi/poteri della centralità non per nulla detta pubblica: ruoli amministrativi, culturali, educativi, informativi, finanziari, fiscali, giudiziari, d'ordine pubblico, militari, repressivi, sanzionatori, sanitari, scientifici, statistici, ambientali, agricoli, edificatori, urbanistici, etc. etc. Ed al potere legislativo ascenderà, non una persona eletta da una massa insensibile ed irriguardosa, bensì selezionata sulla base di un suo reale valore dimostrato durante i suoi apporti di lavoro tanto nel pubblico quanto nel privato. Non vi è più la dittatura di una orribile maggioranza che schiaccia l'individuo, la persona, il singolo. Al contrario chi governa può, senza più il peso di una promessa elettorale, di un sempre esistente voto di scambio, decidere seguendo un fine equilibrio che renda tutti concordi e soddisfatti. Nasce finalmente un governo di ciò che è realmente giusto ed opportuno fare, sposato ad una raffinatezza e sensibilità che accetta il pensiero e le azioni di ogni persona. Associazioni, categorie, cricche, elite, lobby, ordini e mafie varie cessano di opprimere. E' il trionfo della sensibilità dell'essere umano, rispetto alla gretta massa di gruppi riuniti intorno ad interessi parziali. Ora: quanti anarchici sono stati ingiustamente incarcerati dagli statali? Da eterni monopolizzatori di impieghi che sono pubblici e possono dunque essere concessi rigorosamente pro tempore, così che rimangano proprietà collettiva, bene comune, res publica. Tali Enti, Istituzioni ed Uffici avrebbero dovuto iniziare a venir partecipati quanto più fosse possibile da cittadini competenti e preparati appena giunta la Repubblica, oltre tre quarti di secolo fa. Ma, abusando della mole immensa di poteri che avevano, gli indebitamente permasti piccoli monarchi, i burocrati carrieristi, hanno impedito si conoscesse la reale essenza di Democrazia e Repubblica. Al punto che nemmeno coloro che sono stati loro prigionieri, mai han detto: "aho! ma che ci fanno 'sti assunti a vita nella Repubblica?! Iniziamo un po' ad assumere nel pubblico solo a tempo determinato!". Se qualcuno, se una qualche celebrità l'avesse detto, quell'indebitamente permasto stato monarchico (che fu pure fascista!) proprietà esclusiva di una casta e mafia di illegalmente assunti a vita sarebbe scomparso da tempo ed al suo posto sarebbe sorta una vera Società: di Soci pari tra pari. Se qualcuno negli scorsi decenni, invece di parlare a vuoto o scadere nella ribellione violenta, avesse reclamato indietro la Res Publica, avesse rivendicato l'istituzione della Banca dei Pubblici Impieghi: così che in tanti si potesse far vita pubblica accedendovi, da tempo avremmo una vera Democrazia basata sul potere dei singoli e non più delle cricche. Una società dotata di una Repubblica (non più solo dichiarata ma mai eretta) cui gli stessi anarchici e libertari avrebbero potuto fornire un indirizzo. Bene, se gli anarchici del passato non riuscirono a mettere a fuoco che il tanto aborrito stato, chiuso, despota, sordo ad ogni ragione, si reggeva sull'assunzione a vita, sull'accaparramento ed eterno monopolio della Res Publica, perché le fresche giovani menti degli anarchici d'oggi dovrebbero continuare a privarsi di questa fantasmagorica, pacificamente rivoluzionaria, coscienza? Cosa aspettano gli anarchici ad avviare una riflessione sull'indebita permanenza di tiranni nella Repubblica e Democrazia? Danilo D'Antonio Laboratorio Eudemonia Lo stato: tiranno, chiuso, immoto, bloccato, impartecipabile, impenetrabile, invivibile. La Repubblica: aperta, dinamica, viva, fluida, osmotica, partecipata, vissuta! Pacificamente, legalmente, civilmente, lasciamo evolvere l'intero Pianeta. Copyright & ServiceMark Laboratorio Eudemonia Alcuni diritti concessi A R M O N I C A R O T A Z I O N E S O C I A L E |