premesso che
allo stato attuale delle cose, mentre la paternità delle idee che si concretizzano in oggetti materiali è ampiamente tutelata dalla legge, e per questo motivo coloro che le hanno concepite ne traggono un sicuro guadagno,
al contrario la paternità delle idee che si concretizzano in una diversa forma di organizzazione umana NON è affatto tutelata dalla legge e per questo motivo coloro che le hanno concepite NON possono trarne alcun guadagno,
considerato dunque che:
mentre la tecnologia scientifica gode di un buon sistema di garanzia del ricavo di un profitto, e le innovazioni di questo tipo dispongono di un ampio, fiorente e gratificante mercato, al contrario la tecnologia sociale, l'insieme di regole e procedure relative alla nostra organizzazione in quanto società, pur avendo una grande e manifesta concretizzazione nella massa di persone che ne usufruiscono, non garantisce alcun guadagno al suo autore, e le innovazioni sociali non hanno alcun mercato dove offrirsi;
considerato pure che
noi cittadini siamo attualmente sprovvisti di un indispensabile luogo civico all'interno del quale ci sia concesso operare un sacrosanto atto di libera scelta, potendovi noi premiare la singola idea d'innovazione sociale che riteniamo migliore;
questo insieme di cose costituisce una carenza significativa nel nostro ordinamento democratico che non può certo favorire, anzi: propriamente impedisce, tanto la generazione quanto l'affermarsi di quelle nuove, originali, vivaci e brillanti idee di cui abbisogna urgentemente la nostra società,
il sottoscritto cittadino
cortesemente chiede
gradiate dotare l'apparato legislativo del nostro Paese di un nuovo strumento d'intervento politico tramite il quale a noi cittadini si renda possibile esercitare una efficace forma di democrazia diretta.
Precisamente, chiede
vi adoperiate affinchè venga istituito uno specifico Mercato delle Innovazioni Sociali: un luogo di partecipazione civile in cui ogni cittadino, da solo, abbia facoltà di:
- presentare sue personali proposte di legge, nuove regole comuni, indirizzi da seguire, mozioni, etc.
e contemporaneamente
- votare in favore di proposte presentate da altri cittadini.
Quelle proposte che incontrassero un numero prestabilito di adesioni sarebbero automaticamente condotte all'attenzione degli Organi di Governo per una considerazione finalizzata ad una loro promulgazione o rigetto.
Al fine di assicurare una partecipazione folta e di elevato livello, agli ideatori di quelle proposte che venissero accolte e ratificate, dovrà venir fornito il diritto di essere premiati con una adeguata somma di denaro, in una misura che sia direttamente proporzionale alla diffusione ed utilità del loro intervento nonché alla profondità del cambiamento indotto nella società, in altre parole: al valore aggiunto fornito alla società.
Contemporaneamente chiede che
per il vaglio delle proposte e la selezione di quelle idonee, nonché per vedere garantita una ricompensa alle proposte accettate, venga studiata ed approvata una apposita eccezione nell'ambito della normativa sulla tutela della proprietà intellettuale, affinché venga rilasciato uno speciale brevetto a quelle idee, presentate ad un apposito Ufficio del Mercato, che, parafrasando i dettami relativi al brevetto industriale:
- abbiano pertinenza con la tecnologia sociale,
- possano essere applicate in ambito giuridico,
- posseggano un necessario requisito di novità,
- nascano da una specifica attività inventiva,
non risultando quindi in modo evidente dallo stato della tecnica;
tale brevetto non limiti in alcun modo la diffusione delle idee
ma anzi queste, una volta accettate dal suddetto Ufficio del Brevetto Sociale, vengano pubblicate su apposito bollettino per la divulgazione al pubblico.
Considerata infine
l'importanza del meccanismo della concessione di un premio congruo, all'interno di un sistema di reperimento di quelle soluzioni necessarie a soddisfare i grandi problemi odierni,
dichiaro fin d'ora che
qualora questa stessa proposta auspicante un Mercato delle Innovazioni Sociali risultasse soddisfacente i suddetti requisiti dell'auspicato brevetto, e venisse successivamente approvata entrando in vigore nel nostro Paese, una somma di dieci centesimi di euro per ogni cittadino italiano mi parrà per essa ben spesa, da assegnare quindi al suo ideatore, il Laboratorio di Ricerca Sociale Eudemonia, come giusta ricompensa per il suo lavoro.
Essendo questo un atto moralmente dovuto per poter avanzare richiesta che identica possibilità sia concessa al firmatario così come ad ogni altro cittadino.
Riconoscente per l'attenzione, ringrazia,