Gestione del territorio:
l'escludente modello toscano


Togliere ai poveri per dare ai ricchi!




Copyright © 14/06/40 Danilo D'Antonio - Alcuni diritti concessi - Original



Di solito ai ricchi e potenti vengono attribuite tutte le responsabilità del generale impoverimento della popolazione. In verità le cause dell'impoverimento delle persone sono molteplici e varie. Di seguito il preciso e ricorrente caso di ambientalisti, associazionisti, movimentisti che, tutt'uno coi carrieristi del potere esecutivo e giudiziario, tolgono la terra agli esseri umani che, disponendone d'un po', vi potrebbero vivere felici ed attivi, per darla ai ricchi per far loro passare le vacanze.


Le cose vanno tipicamente così: attivisti palesemente superficiali, che rimangono quindi ignoranti riguardo gran parte della materia che pretendono di regolamentare, invocano leggi tese ad arginare il consumo di territorio. Si badi che questa gente nulla ha fatto nei precedenti cinquant'anni per informare sulla condizione di sovrappopolazione innanzitutto del nostro Paese e poi dell'intero Pianeta. Ma, con la prepotenza tipica degli ignoranti, raccolgono se necessario le firme di innumerevoli membri di associazioni e partiti, movimenti e fori sociali, i quali ne sanno naturalmente quanto e perfino, se mai fosse possibile, meno di loro, scagliandosi tutti insieme, secondo il collaudato schema pollitico della DITTATURA della MAGGIORANZA, contro l'essere umano ed in fin dei conti contro se stessi ed i loro figli e nipoti!

Questa gente, superficiale com'è, non informa su quanto accade realmente, sul fatto che la popolazione italiana è cresciuta da tempo oltre la capacità ricettiva del suo territorio, e tantomeno discerne i limitati interventi sul territorio operati dalle singole persone per sopravvivere, da quelli, sempre invasivi e massicci, degli enti pubblici e delle imprese per strabordare oltre il dovuto. Di fatto questa gente, nella sua cecità, calpesta i più deboli negando loro il fondamentale diritto di vivere sulla propria terra, privandoli della capacità d'essere un minimo autosufficienti, rendendoli schiavi di un sistema economico dove contano anche lì meno di niente ...


Permettete che vi racconti quanto ho osservato di recente. Già da un po' e per un po', divenuto nomade per fuggire la dilagante inciviltà dei professionisti/specialisti ottimizzatori mi trovo a vivere in Maremma. Ebbene qui sono venuto a conoscenza di numerosi tristi fatti umani. L'ultima storia con la quale mi sono imbattuto è quella di un livornese che ha dovuto abbandonare il suo amato territorio per realizzare altrove il suo sogno di vivere su un suo terreno insieme ai suoi cavalli. In Toscana un ambientalismo in mano ai carrieristi pubblici, che di fatto ha tolto un sacro diritto ai poveri per regalarlo ai ricchi, gli proibisce di realizzare una piccola, persino piccolissima abitazione sulla sua terra e viverci e lavorarci felice.

Ho conosciuto qui parecchi giovani che sono costretti ad abbandonare il loro territorio, pur avendo della terra sulla quale potrebbero vivere e pure fare un qualche piccolo lavoro se fosse loro concesso costruire una casetta, per il semplice ma schiacciante fatto che ciò viene loro impedito da questo abominevole connubio toscano fatto di uno Stato in mano a carrieristi pubblici, ad assunti a vita che escludono chiunque dalla Res Publica, ed ambientalisti che RICHIAMANO i RICCHI e SCACCIANO i POVERI. I primi, a svolazzar di assegni, possono perfino aprire una pseudo azienda agricola, pagare un pesante pizzo al solito nugolo di profittatori professionisti che si mette in mezzo in questi casi, stabilirsi su un terreno e farvi quello che vogliono, dal villone al campo da tennis fino alla piscina. I secondi, anche se nati e vissuti sempre in quel territorio, non disponendo di denaro da gettar via in una avventura economica agraria già in partenza risaputa fallimentare, per lo più causa lacci, pesi e trappole poste dall'accoppiata carrieristi pubblici e professionisti privati, sono costretti ad emigrare per non rinchiudersi in un condominio ed a riversarsi per le strade a disperarsi insieme a tanti altri.


Ma che gente può essere quella che legifera legittimando un'impresa agricola contemporaneamente delegittimando un essere umano?

Che forse un essere umano non ha diritto di vivere senza una qualifica imprenditoriale?

Che forse la qualifica di essere umano non viene ancora contemplata nei vostri codici di stampo ottocentesco, carrieristi pubblici assunti ed eletti a vita?


Proprio stamane ho parlato con un contadino che per poter far vivere il giovane figlio appena sposato vicino a sè ha dovuto abbattere un fienile, che pure gli serviva per gli animali, per recuperare la "cubatura" imposta da uno sistema completamente nelle mani di carrieristi pubblici, ambientalisti e professionisti! Quest'uomo mi ha detto: "Roba da non credersi, mi sembra di vivere nella Russia del secolo scorso! Volevo aprire una finestra sul lato sud della mi casa per riscaldarla col Sole senza accendere il foco ... nun me l'hanno proibito?!" E dire che nella sperduta, ed umida, landa di Maremma dove ci troviamo a nessuno darebbe fastidio e nemmeno vedrebbe quella benefica finestra da aprire, lo ricordo, su una sua proprietà!


MA IL CARRIERISTA PUBBLICO,
L'AMBIENTALISTA ED IL PROFESSIONISTA,
DEVONO AFFERMARE TUTTI IL LORO POTERE,
DEVONO INCULCARE UNA CULTURA DI DOMINIO
SUI DEBOLI, SULLE PERSONE, SUI CITTADINI.

AL SOLO SCOPO DI AFFERMARE SE STESSI.


In somma: questo andazzo deve finire. Se è perfettamente giusto richiamare all'ordine enti pubblici ed imprese dal non massacrare ulteriormente il territorio coi loro massicci interventi, è ancor più giusto NON soffocare l'essere umano rinchiudendolo in strette, aride e sterili gabbie urbane impedendogli di vivere sulla propria terra. La cosa è d'importanza notevole: se ti è proibito vivere sulla tua terra ti vengono proibite tutta una serie di piccole attività economiche, dall'orto al piccolo artigianato, ad impatto ambientale nullo, in perfetta armonia con la natura e con lo stesso ideale della "decrescita felice", assolutamente risolutive per la sopravvivenza di una famiglia! Son qui da tempo ed ho raccolto innumerevoli storie d'oppressione, causa le più pazze imposizioni di carrieristi pubblici, ambientalisti associazionisti e professionisti privati che, per ora, non son venute alla luce solo perché questa non è gente che ama scrivere. Ma tra un po' cominceranno a sapersene di cose!

Se questa brutta truppa di oppressori non voleva una proliferazione di abitazioni sul territorio avrebbe dovuto intervenire per tempo dando l'allarme sulla sovrappopolazione. Così non hanno fatto, gli sciagurati, ed ora non pretendano che per salvare il panorama davanti la loro casetta od orticello, per non rovinare un loro quadretto bucolico che si son costruiti nella loro mente, le persone debbano abbandonare la loro terra ed i loro cari. Il pessimo esempio della Toscana, di togliere ai poveri per dare ai ricchi, sta venendo seguito anche dalle altre Regioni chiaramente in mano a gente che proprio non sa niente nè se ne frega di niente. E non v'è dubbio che si sta realizzando il peggiore degli incubi: da una parte si stimola la popolazione a riprodursi e dall'altra le si impedisce di vivere sulla terra. Dove tra l'altro una piccola casetta costerebbe ben poco alla povera gente, perché se la potrebbe persino costruire da sola senza nemmeno far ricorso ad imprese.


Alemno gli ambientalisti imparino a discernere, altrimenti nemmeno noi cittadini e popolani discerneremo cosa fate di buono da cosa fate di cattivo! E voi carrieristi eletti od assunti a vita in una Res Publica che appartiene a tutto il popolo italiano e non solo a voi: vergognatevi e dichiaratevi pubblicamente favorevoli all'Impiego Pubblico Democratico. Voi, con le vostre continue leggi fatte al solo scopo di asservirci a voi, siete i peggiori nemici dell'umanità! E non dite di avere a cuore la produzione agricola, perché voi stessi l'avete massacrata in mille modi diversi. Informate, senza legiferare, la gente della sovrappopolazione e vedrete che tutto s'aggiusterà da solo. Perché noi umani sappiamo essere giudiziosi purché si viva in una condizione di reale stato di libertà e di corretta informazione. Non sottomessi a gente che s'appropriata a vita di un bene comune, i pubblici impieghi, sappiamo bene tutti in che modo!

Chiedo infine a chi cortesemente mi sta leggendo: ci si può forse stupire se, agendo in questo modo, in sede elettorale certi schieramenti non raccolgano voti? Ed infatti non solo non vanno votati ma a questo punto è meglio dar il cinque per mille a chiunque, perfino a coloro che son riconosciuti come i peggiori al mondo, piuttosto che agli AMBIENTALISTI OPPRESSORI dell'ESSERE UMANO!


A chi cerca voti: si faccia qualcosa per la gente. La si liberi dai carrieristi pubblici e da professionisti che non sanno far più nulla visto che ormai devono solo mettere una firma sotto ad un mucchio di sciocchezze redatte solo per ottemperare ad imposizioni dittatoriali. Si mettano invece i dovuti lacci ad enti pubblici ed imprese. Ed allora sì che il successo arriverà.

Ed a chi vuol vivere felice: in un edificio sociale i deboli piani solai dei diritti si reggono sui forti verticali pilastri dei doveri. Quindi: PIENA LIBERTA', sì, senza dubbio. Ma anche maturità: non si sfiglietti senza bisogno come si è fatto finora, perché poi è chiaro che in una patologica situazione di sovrappopolazione l'oppressione giungerà perfino da chi si presentava come amico. Figuriamoci dagli altri ...



Danilo D'Antonio



UNA NUOVA RIFORMA AGRARIA




A SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELLE PERSONE CHE LO ABITANO



DIPARTIMENTO per il GIUSTO MUTAMENTO
Copyright © Laboratorio Eudemonia. Alcuni diritti concessi
Sito Web attivo dal 30 - Versione 5.0 - Webworks by HyperLinker.com