Mai come di questi tempi risulta evidente la grave latitanza d'ogni grand'uomo che nel mondo s'è presa la fiducia, gli onori e le riverenze di tanti, senza mai aver fatto ciò che doveva.
Osserviamo che uno Stato ha tanti poteri, tutti di primaria importanza. Trattasi di poteri amministrativi, culturali, educativi, energetici, informativi, finanziari, fiscali, giudiziari, d'ordine pubblico, militari, repressivi, sanzionatori, sanitari, scientifici, statistici, agricoli, ecologici, edificatori, urbanistici, paesaggistici, etc. etc. nonché legislativi. Ebbene tra tutti questi poteri solo i legislativi sono democratici: perchè regolarmente restituiti al Popolo Sovrano. E tutti gli altri poteri ... perché sono proprietà privata di una minoranza che così diviene casta sovrastante il Popolo?! Proprio in questi giorni ognuno vede bene quanto questi poteri, erroneamente ritenuti minori, possono facilmente influenzare poteri legislativi deboli, prendere il sopravvento su di essi ed erigere un nuova dittatura cancellando ogni fondamentale libertà.
Non è accettabile che qualcuno possa occupare a vita un impiego/potere pubblico. Occorre intervenire immediatamente.
Anche perché nessun grand'uomo ci ha lasciato un'altra importante avvertenza.
Ogni specialista soffre di un restringimento della propria coscienza a causa del diminuito campo d'osservazione. Uno specialista tipicamente vede solo un piccolo arco, relativo alla sua professione, dell'intera sfera che costituisce il fenomeno della vita. Nessuno specialista gode di una visione d'insieme, a tutto tondo, che gli permette di giudicare correttamente, equilibratamente, così da scegliere con obiettività la direttiva politica più opportuna. Anche perché, oltre alla ridotta visione di cui gode, ogni professionista soggiace in un conflitto d'interessi, fosse anche soltanto inconscio ma certamente esistente, non foss'altro per l'abitudinarietà della sua vita che lo porta a trovare vie d'uscita ad un problema solo attraverso la propria pratica e se stesso. Insomma: gli specialisti vanno consultati ma senza farcene trascinare.
Considerato infine che i professionisti, ammassandosi in associazioni e lobby, hanno un potere immenso, urge ancor più rendere subito democratico ogni potere della Repubblica. Apriamo la BANCA del PUBBLICO IMPIEGO, licenziamo ogni assunto a vita, burocrate, carrierista, ed alterniamoci tra persone competenti, idonee, a tempo determinato. Non sappiamo quanto tempo ci resta prima che ci crolli tutto addosso, senza aver più poi alcuna carta da giocare. Superiamo dunque, ora, i grand'uomini tutti che abbiamo ammirato.