Una ed una sola è la cosa assolutamente da fare e su cui dobbiamo focalizzarci al fine di cambiare questo orrendo Stato di cose.

Licenziamo ogni assunto a vita nello Stato e nel Pubblico in generale. Introduciamo nelle assunzioni del Pubblico Impiego la democratica regola del tempo determinato già presente in Parlamento: così da permettere ad altre persone, competenti, sì, esperite, certo, ben preparate, di sicuro, ma non attaccate al posto fisso e con mira di carriera e potere statale, di dare un proprio contributo alla Res Publica. Riflettiamo: i governanti, quando va bene, durano pochi anni. I carrieristi pubblici, i burocrati, gli assunti a vita nello Stato, durano invece per sempre! Mai costoro restituiscono al popolo il potere ch'è stato dato loro. In perfetto stile dispotico. Da perfetti tiranni quali sono tutti coloro che tengono per sé qualcosa che appartiene invece a tutti: la benedetta e santa Res Publica italiana, che nessuno può far sua.

Lo Stato tiranno è una entità chiusa, immota, impenetrabile eternamente nelle mani di una casta, di una ristretta aristocrazia.

Lo Stato democratico è accessibile, aperto, condiviso, dinamico, fluido, osmotico, partecipato a turno da quanti più possibile.

Ordunque per un breve momento storico mettiamo da parte la politica, l'insieme di direzioni che la società deve prendere, e focalizziamoci sul rendere democratico (con oltre settant'anni di ritardo!) lo Stato italiano. Noi, qui fuori, rechiamoci temporaneamente dentro la macchina pubblica a far del nostro meglio, nell'interesse dell'individuo e della collettività, a renderla funzionale, giusta, moderna, veloce e parca nei consumi. Loro, da lì dentro, ne escono per sempre e cominciano finalmente a vivere una vita vera, non più distaccata bensì a pieno contatto con la realtà delle cose. Per ogni assunto a vita nel Pubblico si chiuda per sempre l'accesso allo Stato.

Ordunque: accantoniamo per un po' la politica e focalizziamoci lì dove tutto ha inizio.
Lì dove viene forgiato il DNA stesso della società. Regaliamole un nuovo patto sociale.

Come primo atto apriamo la Banca del Pubblico Impiego e nulla sarà più come prima!

Danilo D'Antonio