Origine e fine del pubblico debole



Copyright © 51/01/22 Danilo D'Antonio - Some rights granted



Da tempo, ed oggi ancor più, in molti lamentano il capitalismo selvaggio, il neoliberismo sfrenato, le privatizzazioni/ruberia. Il non aver compreso l'origine del fenomeno causa però una contrapposizione conflittuale (l'andar contro) che non è in grado di risolvere nulla.

Ragionando si capisce invece subito che un settore "pubblico" lasciato in mano agli assunti a vita, sarebbe a dire ai burocrati, cioé ai carrieristi, ha completamente disamorato la popolazione (da loro emarginata, esclusa, estromessa, resa impotente e vessata a piacimento) la quale, piuttosto che avere ancora a che fare con loro, con gente che s'è fatta Padrona dello Stato, proprietari niente meno che della Res Publica, alla fine ha detto: mah, proviamo col privato, alimentiamo il capitalismo, liberiamoci di tutto il finto-pubblico, peggio di questi carrieristi, di questi burocrati, di questi assunti a vita in un impiego finto-pubblico, non potranno fare. E si son voltati con decisione verso ogni altra parte (a destra e poi verso i populismi) tranne quella giusta. Perché, sì, effettivamente una società ben fatta è possibile.

Se nel settore pubblico in quanto cittadini (purché competenti, preparati, professionali ma non arrapati di posto fisso e con brama di carriera/potere statale) ci fossimo potuti alternare a tempo determinato, il settore pubblico sarebbe divenuto davvero tale: una vera RES PUBLICA. E le esasperazioni del capitale, del liberismo, i privatizzatori ad oltranza (nonché i populisti) l'avrebbero presa nel ... oops.

Occhio sincero. Mente onesta.

Non si amano le sfrenatezze del capitalismo, del liberismo, le privatizzazioni selvagge, i populismi tutto volontà e nessun sapere? Allora non si deve far altro che rendere democratico lo Stato: introducendo il fondamento del tempo determinato (il periodico rinnovo del personale) in ogni assunzione pubblica. Solo così, facendo acquistare fiducia alla popolazione nei confronti di un settore divenuto davvero pubblico, di uno Stato non più proprietà privata di assunti a vita, una Cosa Loro, uno Stato/Mafia che estromette e depaupera il Popolo Sovrano, bensì sacro Bene Comune da curare e gestire insieme, non per controllare e vessare, per reprimere e sanzionare, bensì per offrire beni e servizi di vera utilità, ben concepiti e realizzati, senza più corruzione, distorsioni e sprechi di sorta, i fagocitatori del pubblico saranno per sempre sconfitti.

Occhio sincero. Mente onesta.

Non sarebbe servito altro per far prosperare questo Pianeta. Invece, guardandoci intorno, verifichiamo che non c'è stato un filosofo, guru, maestro, intellettuale, pensatore, professore, referente di questo o quel partito, movimento, gruppo, che ci abbia parlato con onestà, usando logica e ragione. Sempre gente di parte che, convinta o facendo finta d'essere la parte buona, ci ha sempre scagliato CONTRO l'altra parte. Ora sta a noi, individui, persone, singoli umani senz'altro potere che la logica, far montare l'onda di una proficua ragione. Con Internet ce la possiamo fare in breve tempo. Basta non ci facciamo distrarre dalla vana quotidianità ed in capo a poco avremo il mondo come lo desideriamo.

Non gettiamo al vento gli arresti domiciliari cui in ultima analisi siamo stati condannati proprio da coloro che mai hanno avuto occhio sincero e mente onesta. Diamoci da fare per capir bene com'è andata e poi per divulgare a quanti possiamo il piano per la ricostruzione del mondo. Tutto parta dalla democratizzazione dello Stato, dalla emancipazione degli umani che solo potendovi accedere diverranno veri cittadini, evoluti umani.

Buon lavoro!








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