La felicità del privato dipende dalla salute del pubblico



Copyright © 52/01/02 Danilo D'Antonio - Some rights granted



Da tempo si carica il settore economico privato col peso d'una garanzia del reddito che spetta invece al settore pubblico sostenere. Mentre il settore privato ha pieno diritto di mantenersi libero da tali gravami, questi al contrario sono esattamente il fine primo ed ultimo della Repubblica: la società dotata di beni, enti, impieghi, poteri, redditi, risorse, di proprietà comune, condividendo le quali si ha un Paese democratico, unito, solidale.

Guaio è che i professori, nelle cui menti si origina ogni mossa legislativa che verrà poi ratificata dai governanti, sono così attaccati al loro posto fisso, dal quale si diparte la loro carriera e potere, da non aver mai permesso alla dichiarata Repubblica di sorgere e sostituire il vecchio stato monarchico: aprendo i pubblici impieghi ad una ampia partecipazione tramite la loro assegnazione a tempo pre-determinato. E così il settore privato è stato gravato d'un crescente peso sociale che spettava al pubblico ed ultimamente si è perfino giunti a dar via denaro gratis. Pacchia destinata a terminare presto, perché non si può certo usare la zecca come fosse una fotocopiatrice.

La Banca dei Pubblici Impieghi è giusto l'Istituzione che spazza via la dotta confusione generata dai professori. Ragionando in modo rigorosamente a-professorale, tutto si sistema in bell'ordine. Il settore privato ritrova la sua piena libertà ed il settore pubblico assume la funzione che gli spetta: aggrega il popolo aprendo la res publica ai cittadini senza però radicarli in essa; offre un reddito ma in cambio della produzione di beni e servizi pubblici.

Il settore privato può così scoprire che ha tutta la convenienza affinché il settore pubblico conservi sostanza, tendendo all'equilibrio di peso col suo contraltare. Grazie ad una certa consistenza del settore pubblico, il settore privato si può mantenere libero da pesi sociali. E rinnovando periodicamente il personale pubblico con la Banca dei Pubblici Impieghi, non vi sono più i perfetti burocrati selezionati col tradizionale concorso bensì persone idonee più che interessate a mantenere il Paese e la loro vita libere da ogni indebita ingerenza, controllo e sopraffazione.

Ripetiamolo: se il settore privato soffoca il settore pubblico poi sarà costretto a portare il peso che spetta a quest'ultimo. Non solo! Controllo ed imposizione non avranno fine se non si avvia un'adeguata produzione del pubblico che guidi il privato senza coercizione bensì per il tramite di una corretta competizione tra i due emisferi economici.

Se vogliamo liberarci dall'immane groviglio in cui ci hanno condotto i professori, non dobbiamo far altro allora che restituire alle parole il loro proprio senso e significato ed a logica e raziocinio il posto d'onore che spetta loro.








A R M O N I C A R O T A Z I O N E S O C I A L E
Copyright & ServiceMark Laboratorio Eudemonia. Alcuni diritti concessi
Sito Web attivo fin dal 29 - WebWorks by HyperLinker