L'arroganza del presuntuoso la si vede bene quando alcuni, arrabbiati, insoddisfatti, pretendono di salir dritti al governo (o di dir a questo cosa fare) occupandosi in prima persona delle decisioni pubbliche, mai invece esigendo indietro i pubblici impieghi, le mansioni publiche. Così da parteciparvi impegnandosi prima in più umili incarichi e poi, pian piano, man mano che si apprende, capisce e conosce, giungere, se proprio si dovesse brillare di luce propria, a dir la loro, direttamente o per interposto delegato, sulle conclusive e delicate questioni decisionali.
Governo del popolo?! L'equivoco e sfacelo è totale.
I risultati di questa pazzia si vedono subito quando chi è ignaro di tutto, impreparato, accede, lui/lei o delegando altri, al potere legislativo. Il misero di mente non s'avvede che vi sono 3.500.000 di impieghi pubblici, cioé poteri, in qualcuno dei quali è necessario far prima esperienza per poi far arrivare la sua voce, od occupare un posto, in Parlamento. Lo sciagurato s'è lasciato acriticamente ammannire che democrazia vuol dir "governo del popolo". Non comprende che Democrazia vuol dire Poteri al Popolo: non solo il legislativo bensì tutti i poteri! Il disgraziato non capisce che gli assunti a vita nei pubblici impieghi, i burocrati carrieristi, i monarchi indebitamente permasti nella Repubblica, gli hanno messo a credere che solo il potere legislativo conta, che solo quello va soggetto a democratico periodico rinnovo, al solo scopo di mantenere lo stra-malefico posto fisso da tiranno, che duci, imperatori e re avevano creato per fidelizzare alcuni e spadroneggiare così su tutti gli altri.
Il pollo vien spennato e fritto nell'olio bollente.
E questa è la tipica fine di coloro che son così debosciati da non mettersi mai in discussione al fin di azzeccare la via giusta. I veri furbi, ricolmi di risorse, coloro che senza far baccano, senza farsi vedere, con poche mosse manovrano il mondo, lasciano ai pennuti, aspiranti la cottura, piena libertà di fare le loro insulse prodezze. Così che ad un certo punto, dopo i loro continui fallimenti, tutto torni come prima.
Signore e signori pennuti!
Sta solo a voi spezzare questo meccanismo di cui siete protagonisti. E' sufficiente esigiate la Banca dei Pubblici Impieghi: si dismettono gli assunti a vita, i tiranni nell'ombra, e ci si sostituisce loro alternandoci tra persone competenti, idonee, preparate, a tempo pre-determinato.
Così davvero vedrete un mondo mai visto!