Secondo voi cos'è meglio: farsi ingannare, tradire, truffare e derubare di qualcosa di gran valore per l'eternità o ad un certo punto risvegliarsi dal perfido incantesimo fattoci da coloro che hanno abusato del potere che avevano per mantenerci sudditi sottomessi?
Se chiedete in giro cosa s'intenda con la parola "repubblica" vi verrà detto ch'essa è una "forma di governo". Mbhé, non fatevi ingannare, tradire, truffare e derubare un sol istante di più. Non è ciò che s'intende, ciò che v'è stato messo a credere, ma il vero significato della parola Repubblica che bisogna riportare in auge, se vogliamo iniziare a vivere come da sempre avremmo dovuto.
Liberi!
Repubblica sorge dal latino Res Publica e vuol dir Cosa Pubblica: l'insieme di codici, enti, uffici, istituzioni, impieghi, poteri, redditi, beni, risorse che sono proprietà del Popolo, non a caso detto Sovrano, e che il Popolo può condividere grazie ad assegnazioni personali a tempo pre-determinato.
La Repubblica non è affatto una "forma di governo". Essa non si lascia rinchiudere in Parlamento ma la comunione d'essa si estende per l'intera comproprietà nazionale comprendente anche ogni apparato, ruolo e potere non per nulla detto PUBBLICO. E, come fanno Deputati e Presidenti, chiunque abbia avuto accesso ad un pubblico ruolo quel ruolo al Popolo deve restituire alla scadenza d'un temporaneo mandato.
Altrimenti si scade nella tirannide, non è Democrazia. E la Res Publica si riduce ad essere res privata d'accesso ad altri con pari diritti e requisiti professionali. Un vero e proprio furto di Cosa Pubblica!
Per la qual cosa, coloro che si sono impossessati, oltraggiando la Repubblica, cancellando la sua particolare identità e funzione, il suo significato e carattere, ben diversi rispetto al da lungo tempo caduto stato monarchico, quindi autentici despoti e tiranni, devono sortir fuori dai nostri santi Uffici Pubblici e restituire al Popolo Sovrano ciò che solo temporaneamente può essere concesso. Ogni contratto di lavoro pubblico che non s'inchini alla democratica regola della temporaneità dell'impiego è FUORI LEGGE!
Si prenda dunque finalmente coscienza di quel che si è fatto.
E ci si ravveda, prostrandosi davanti alla Repubblica Italiana!
A breve vi saranno nugoli di Studi Legali che porranno ognuno di fronte alle proprie responsabilità. Non ci si faccia dunque trovare ancora in difetto, con le mani nel sacco della Repubblica! Perché nessuno può possedere un così sacro bene comune! NESSUNO! Ogni clessidra vede terminar la sua ora. Ed il tempo dei tiranni in vero scadde 75 anni fa. Non il solo monarca maximo fu cacciato ma ogni monarca: ogni presunstuoso prepotente che volesse rimanere in un ruolo pubblico per l'eternità.
E tu, Popolo d'Italia, rendi onore alla tua Repubblica e riguadagnala.
Esigila indietro e renditi conto di quanto poca cosa tu sia stato, di quanto dispotismo ed ingiustizia tu abbia subito e t'abbia tarpato le ali, di quanto tu sia stato addomesticato ed inculcato, sottostando per così lungo tempo ad una centralità finto pubblica composta al 99% da codesti, finora inamovibili, tiranni. Da costoro costantemente mal indirizzata.
Dei pollitici (il cui valore reale si evince dal fatto che ancora tacciono tutto questo) per ora disinteressiamocene. A loro penseremo dopo: prima rimuoviamo i loro acritici e fedelissimi priebke. Una volta subentrati noi snowden in ogni pubblico impiego/potere, nessuno in Parlamento si permetterà più di eseguire gli ordini di cricche, elite, lobby, ordini e mafie ma farà esattamente il giusto e necessario.
E nulla di più.
Cari Soci italiani, scolpiamo nelle nostre menti queste parole: non importa tanto chi governa quanto chi sta intorno a chi governa. La punta (legislativa) d'un iceberg non va mai dove la massa sommersa (burocratico carrierista) non vuole. Conquistiamo dunque quella massa, facciamola emergere ... ed avremo finalmente costruito la Repubblica Italiana!
Danilo D'Antonio
Monti del Terremoto
Pacificamente, legalmente, civilmente,
facciamo evolvere l'Italia e l'intero Pianeta.
Evviva la Banca dei Pubblici Impieghi/Poteri/Redditi!
La Repubblica: accessibile, dinamica, fluida,
osmotica, partecipata, vissuta. Fe-li-ce!