Vi prego tutti: girate il web, cercate i gruppi contro la UE. Rimarrete esterrefatti per l'astio (ad esser delicati) nei confronti dell'Unione Europea. Ma non dobbiamo considerare queste persone come malvage o stupide. Ci stanno invece palesando ciò che loro vivono, soffrono, ritenendo che sia tutto conseguente alla UE, all'euro. Siamo avveduti, siamo saggi. Chiariamo che invece è il piglio dispotico, lo stampo tirannico della UE (che ricalca quello di ogni suo singolo Stato) a rendere vano ogni ben fatto. Se ci decidiamo a rivendicare degli Stati democratici, delle vere Res Publica, non avremo dalla nostra quattro gatti, non solo chi vota ma pure l'intero orizzonte astensionista. Che senso ha per +Europa rimanere quell'inezia politica che è attualmente e sempre rimarrà fino alla sua scomparsa, a meno di prendere in seria considerazione chi attualmente osteggia la UE e l'euro? Impariamo da loro. Noi tutti necessitiamo di Stati moderni: aperti, condivisi, fluidi, osmotici, partecipati, vissuti, non nel suo apice legislativo bensì in ogni impiego pubblico. Se ci facciamo portavoce della urgenza di rendere democratici gli Stati, introducendo il tempo determinato in ogni assunzione pubblica, al contrario di quello che si teme, tutti saremo felici di votare a favore. Riflettiamoci ed in fretta. Perché la Storia è in ritardo di oltre sette decenni.
Democrazia è condivisione della Res Publica e si attua col mandato temporaneo d'ogni pubblico ruolo.