Mai come ora si sentono dotti e prolissi discorsi su come uscire dalla profonda voragine in cui siamo sempre più scivolati. Ma non occorrono molte parole (a meno che non si voglia nascondere la verità) per descrivere il mostruoso organismo che c'invischia ed uccide la nostra gioia di vivere. E' semplicissimo: associazioni, cricche, elite, lobby, mafie eleggono i politici e dirigono i governi. Così questi emettono leggi esasperate, appese da una parte, ingiuste ed ingiustificate, squilibrate, contando sul fatto d'avere un apparato statale rimasto tiranno (non una Res Publica partecipata dai cittadini, bensì una monarchia in mano agli assunti a vita nei pubblici impieghi, ai burocrati, ai carrieristi) per far rispettare, armi in pugno, senza ragioni, le becere leggi scritte su commissione.
Ecco tutto!
Ignoriamo i "grandi" economisti, filosofi, intellettuali, etc. poiché sono tutti inculcati a fondo dai carrieristi pubblici e per questo molto peggio che inutili. Di fatto il mondo ha una sola possibilità di evolvere.
Licenziamo ogni assunto a vita nel pubblico impiego, ogni burocrate, ogni carrierista pubblico, iniziamo ad alternarci noi cittadini (adeguatamente competenti, opportunamente preparati) nella Res Publica, in ogni santo impiego/potere dello Stato. Tolti di mezzo gli acritici servitori, fedelissimi al posto fisso e con brama di carriera e potere, tutto si sanerà in modo automatico prima ancora di quanto ci aspettiamo. Perché avendo intorno esseri umani, individui, persone allo stato puro, non più tanti piccoli e grandi priebke disposti a tutto bensì tanti snowden attenti e premurosi, i governi baderanno a fare esattamente quel che occorre: scrivere regole equilibrate ed universali, ragionevoli e razionali, da affinare costantemente e mai più riscrivere da capo ogni giorno.
La vita può essere meravigliosa oppure il contrario. Tutto sta nel come la predisponiamo. Cerchiamo in rete la Banca del Pubblico Impiego e, se non la troviamo, costruiamola subito! Perché è dal nucleo che si ridisegna la cellula.