EUTANASIA ED ALTRE STORIE



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Non c'è giorno che un pollitico non ci si pari davanti a sollecitare una nostra firma promettendoci nuovi diritti.

E perché costoro continuano a chiedere diritti che ogni essere umano ha già di suo e non deve domandare permesso a nessuno in merito a come vivere e morire?! E' evidente che gli attuali pollitici, con le loro limitate iniziative, non fanno che avallare una centralità dispotica e tiranna sopravvissuta alla caduta della monarchia. Anzi! Vogliono continuare (per interessi loro: di carriera e potere) a frapporsi tra noi esseri umani ed i nostri desideri/obiettivi.

Dev'essere per forza di cose così. Altrimenti sarebbero loro a dirci quanto necessita: che gli umani sono ancora oggi sottomessi ad un terribile regime che li emargina, esclude, estromette dalla loro stessa Repubblica. Rendendoli quindi impotenti, alla mercé di chiunque, preso il potere legislativo, voglia divenir totale padrone della loro vita.

Ed ancora oggi, infatti, non si gode d'una vera Repubblica: aperta e partecipata a tempo determinato, come Democrazia esige, bensì essa rimane prigioniera degli assunti a vita nel mai-stato-pubblico impiego. Mentre solo ottemperando al democratico principio della partecipazione, solo stando tutti noi d'appresso ai governanti, si garantisce che il potere legislativo legiferi nell'interesse degli umani e non delle varie cricche, elite, lobby e mafie esistenti.

In primis quelle superstiziose.

Ecco perché ci tocca ancora oggi supplicare per godere di diritti fondamentali! Perché la Democrazia è tutta ancora da costruire. Ed allora basta col chiedere, elemosinare e supplicare. Chi desidera iniziar da subito a vivere e morire da umano libero, chi desidera la PIENA POTESTÀ su se stesso nonché sui propri beni, esiga il licenziamento di ogni assunto a vita nel mai-stato-pubblico impiego e l'apertura della Banca dei Pubblici Impieghi/Poteri/Redditi.

Così da poterci alternare pro tempore tra persone finalmente per bene: che mai ci approprieremmo d'un simile sacro bene comune, d'una tale fondamentale proprietà collettiva: la Res Publica. Solo allora il Parlamento inizierà a comportarsi in modo da non limitare la libertà degli italiani bensì permettendo a questi di emanciparsi del tutto.

Basta dunque con pollitiche da quattro spicci e con la turpe sottomissione attuata dagli assunti a vita nei mai-stati-pubblici impieghi! Ricostruiamo la Società su basi corrette e non dovremo più elemosinare alcunché. Una Società fa innanzitutto gli interessi di ogni suo Socio e proprio così costruisce quella solidarietà che la rende forte e ricca.

Danilo D'Antonio
Monti dell'Evoluzione

Ogni Studio Legale al mondo riguadagni l'umana fiducia
facendosi portavoce dell'illegalità della cessione a vita
di impieghi, poteri, redditi pubblici: sacri beni comuni.

La Repubblica: accessibile, dinamica, fluida,
osmotica, partecipata, vissuta. Fe-li-ce.

Assunti a vita nei nostri impieghi pubblici!
Andatevene via. Andatevene ch'è meglio.
Andatevene e non vi fate più vedere!






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