Date: 28/9/98 11:32 PM From: Laboratorio Eudemonia To: new-age-l@aspide.it Copy: Subject: new-age-l: Per una evoluzione del pubblico impiego X-Persona: Return-Path: owner-new-age-l@aspide.it Received: from titano2.tin.it (titano2.cs.tin.it [194.243.154.42]) by TOL.it (8.7.5/8.7.3) with ESMTP id XAA26817; Mon, 28 Sep 1998 23:32:58 +0200 (MET DST) Received: from ns.aspide.it ([195.110.107.4]) by titano2.tin.it (8.8.4/8.8.4) with ESMTP id XAA01951; Mon, 28 Sep 1998 23:29:02 +0200 (MET DST) Received: from localhost (bin@localhost) by ns.aspide.it (8.8.8/8.8.8) with SMTP id XAA28711; Mon, 28 Sep 1998 23:30:03 +0100 X-Authentication-Warning: ns.aspide.it: bin owned process doing -bs Received: by ns.aspide.it (bulk_mailer v1.5); Mon, 28 Sep 1998 23:28:58 +0100 Received: (from major@localhost) by ns.aspide.it (8.8.8/8.8.8) id XAA28472 for free864322943; Mon, 28 Sep 1998 23:28:55 +0100 Received: from thanatos.aspide.it (root@[195.110.99.163]) by ns.aspide.it (8.8.8/8.8.8) with ESMTP id XAA28469 for ; Mon, 28 Sep 1998 23:28:53 +0100 Received: from dns.essetre.net (root@dns.essetre.net [194.243.69.219]) by thanatos.aspide.it (8.8.8/8.8.8) with ESMTP id XAA21207 for ; Mon, 28 Sep 1998 23:28:58 +0100 Received: from ddanto.tin.it (a-te3-19.tin.it [212.216.170.18]) by dns.essetre.net (8.8.8/8.8.8) with SMTP id XAA04281 for ; Mon, 28 Sep 1998 23:27:24 -0100 Message-Id: <3.0.5.32.19980928232249.008f6da0@oasi.asti.it> X-Sender: eudemonia@oasi.asti.it (Unverified) X-Mailer: QUALCOMM Windows Eudora Light Version 3.0.5 (32) Date: Mon, 28 Sep 1998 23:22:49 +0200 To: new-age-l@aspide.it From: Laboratorio Eudemonia Subject: new-age-l: Per una evoluzione del pubblico impiego Mime-Version: 1.0 Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1" Content-Transfer-Encoding: 8bit X-MIME-Autoconverted: from quoted-printable to 8bit by ns.aspide.it id XAA28469 Sender: owner-new-age-l@aspide.it Reply-To: new-age-l@aspide.it X-UIDL: 3cdf3b96894f03dbc4dbe33c8959d77c - Messaggio proveniente dalla Lista New Age. * * * Il Laboratorio Eudemonia ha aperto una nuova sezione dedicata alla ricerca di una economia evoluta. Dal relativo sito web (http://oasi.asti.it/Homes/eudemonia/econom.htm), riportiamo il seguente brano. Grazie per l'attenzione e saluti a tutti, Marinella Castiglione --- LABORATORIO EUDEMONIA oO°Oo Cosa seminerai oggi™? http://oasi.asti.it/Homes/eudemonia/mappa.htm --::-- Per una evoluzione del pubblico impiego ... Tra le tanti innovazioni oggi necessarie nel nostro modo di vivere, almeno una riguarda il pubblico impiego. Vi sono dei lavori che, per loro utilità comune, o per l'amministrazione di beni e servizi comuni, o la sicurezza di tutti (quindi: educazione, sanità, protezione civile, impieghi comunali, provinciali, regionali, statali, polizia, vigilanza, ecc.) sono categorizzati sotto il nome di pubblici impieghi: essi servono la collettività e l'intera collettività se ne serve. Come tutti sappiamo, oggi il pubblico impiego viene affidato a persone scelte tramite particolari procedure, che intendono selezionare i più idonei, tra i tanti che vorrebbero svolgerlo. Una volta selezionate le persone più idonee, è uso assegnare ad esse l'impiego in questione, per l'intera durata della loro vita. Andrebbe tutto a meraviglia, se non fosse che, essendo i posti disponibili di numero ben inferiore rispetto a quello, non solo degli aspiranti, ma, cosa molto importante, anche degli idonei, ciò che si assegna a quei pochi prescelti, in pratica, non è tanto un lavoro, bensì un vero e proprio privilegio, rispetto al resto della società, privilegio d'altronde di origine del tutto ingiustificata. Se riconosciamo, infatti, la società, nella sua interezza, essere depositaria del diritto di usufruire dei pubblici beni e servizi, allo stesso modo dobbiamo riconoscerle il diritto di equa partecipazione alla amministrazione e svolgimento di tali beni e servizi. Occorre, in somma, al più presto, prendere in seria considerazione l'idea di abolire l'iniquo privilegio dell'impiego pubblico assegnato a vita a pochi eletti, in favore di una sua più equa ripartizione tra tutti coloro che desiderassero svolgerlo e dimostrassero di possederne tutti i requisiti necessari. Ci attende un compito estremamente semplice: effettuare il conteggio delle ore di lavoro necessario al buon andamento della nazione, contare il numero delle persone disponibili ed idonee a svolgerlo, distribuendo poi equamente le prime tra le seconde. E' da considerare, poi, al di là di quella che potrebbe sembrare una pura questione di equità, che, introducendo una tale riforma, le cose nel nostro Paese comincerebbero a funzionare molto meglio a vari livelli: L'introduzione di una intelligente rotazione del personale all'interno delle pubbliche strutture apporterebbe immediatamente un flusso di fresca energia creativa, rimuovendole da quella condizione di eterno immobilismo, che noi tutti ampiamente verifichiamo, dovuto al senso di proprietà esclusiva che ogni impiegato, di qualsiasi livello, oggi attribuisce al "suo" posto di lavoro. Ogni nuovo dipendente apporterebbe il suo contributo originale, personale, diverso da ogni altro, introducendo una capacità creativa e produttiva senza eguali, lungo una linea di costante rinnovamento e miglioramento. Per giunta, coloro che fossero momentaneamente sostituiti da altri, avrebbero l'opportunità di riacquistare le forze e ritemprarsi lo spirito, oltre che di tenere costantemente aggiornata la loro preparazione tecnica, gettando, quindi, le basi per una vita senza dubbio complessivamente migliore. La genìa dei pubblici dipendenti stanchi e senza speranza di un futuro migliore scomparirebbe per sempre, per far posto ad un gioioso ed efficiente esercito del lavoro pubblico. Un manifesto senso di giustizia ed uno spirito di istintiva collaborazione si diffonderebbe subito all'interno della società. Per contro, cadrebbe invece quella distinzione tra stato e cittadino che oggi facilmente tende a separarci dalle istituzioni, e si dissolverebbe quel clima di reciproca sfiducia che ci opprime, ormai da tempo, un po' tutti in varia misura. Non essendo più il pubblico impiego proprietà di pochi privilegiati, bensì diritto e perfino dovere di noi tutti, e potendoci invece concretamente identificare con lo stato, sarebbe possibile, con estrema facilità e guadagno per tutti, razionalizzarlo e renderlo efficiente ben oltre il livello attuale Naturalmente la retribuzione pro capite derivante dal, e proporzionale al, proprio contributo alla società sarebbe inferiore a quella percepita dai pubblici dipendenti di oggi. Questo, però, lungi dall'essere un fatto negativo, ci permetterà di divenire finalmente più consapevoli dell'effettiva ricchezza del nostro Paese e di distribuirla più equamente. Saranno impediti inutili sprechi e spese vane da parte di pochi eletti, mentre sarebbe permessa una più ampia diffusione di un sano benessere. Ristabilendo l'equilibrio tra gli interessi in gioco, sarebbe più semplice individuare e sviluppare quegli aspetti più convenienti delle attività pubbliche ed eliminare rami secchi e saprofiti. Contemporaneamente, potremmo impegnare più saggiamente, produttivamente e perfino piacevolmente le forze umane in gioco ... * * * La Lista New Age e' ospitata da http://www.aspide.it List info at: http://www.aspide.it/freeweb/BENE/mlnai.htm