C'è tutto un sistema che deve cadere e dobbiamo darci da fare.
Se permettete, comincio io con una dichiarazione pubblica.
Non voglio più vedere un solo assunto a vita dentro una divisa od un ufficio pubblico. Massimo rispetto per gli Enti, Uffici ed Istituzioni tutte della Repubblica ed appunto per questo desidero siano liberate dai carrieristi che se le sono prese. Urge licenziare ogni assunto a vita in impieghi che dovevano essere resi PUBBLICI (partecipati solo a tempo determinato) fin dall'avvento della Repubblica, tre quarti di secolo fa, ed alternarci tra persone competenti, idonee, preparate, rigorosamente pro tempore. Da parte mia, in nome della Democrazia e Repubblica, licenzio in tronco ogni assunto a vita nel Pubblico Impiego e farò di tutto, pacificamente, legalmente, civilmente, affinché questa volontà divenga concreta realtà. Allora anche la politica si trasformerà e farà solo il giusto avendo intorno attenti cittadini pro-attivi e non più acritici carrieristi fidelizzati col posto fisso. Fuori tutti di lì! E' Res Publica. Non è Cosa Vostra! Restituite immediatamente al Popolo Sovrano la Repubblica! Lo fan Deputati e Presidenti, perché voi no?
Apriamo dunque una raccolta fondi allo scopo di dare incarico al più poderoso Studio Legale di farsi portavoce dell'illegalità insita nell'assegnazione a vita d'un pubblico impiego/potere/reddito. Stabilitosi ciò, apriremo una Banca dei Pubblici Impieghi dove ogni cittadino potrà iscriversi e prenotare un lavoro a tempo determinato, avendo i necessari requisiti professionali e di idoneità.
Sareste interessati a coinvolgervi in questa impresa? Solo tramite questa straordinaria trasformazione ogni cittadino italiano, agricoltore od artigiano, artista o commerciante, piccolo imprenditore od industriale, persona qualunque, semplice essere umano, casalingo o lavoratore, potrà fornire il proprio apporto per far sì che la Repubblica, dunque ogni apparato pubblico, non sia più covo di carrieristi, fonte d'ogni burocrazia e disgrazia, bensì luogo perfetto dove tutto funzioni senza che nessuno abbia più a lamentarsi.
Non siate ciechi: la politica, il potere legislativo non basta. C'è un mare d'altri fondamentali poteri (amministrativi, culturali, educativi, informativi, finanziari, fiscali, giudiziari, d'ordine pubblico, militari, repressivi, sanzionatori, sanitari, statistici, agricoli, ecologici, edificatori, urbanistici, paesaggistici, etc.) che attendono d'essere democratizzati: cacciando via i tiranni ed aprendoli al contributo d'ognuno. Come può una società evolvere e divenir matura rimanendo prigioniera di questo retrogrado sistema?
E' tempo dunque di ritrovare la nostra serietà, di smetterla di perdere tempo, di procrastinare, fingere e scherzare. La Repubblica va liberata ed in quanto italiani abbiamo non solo il diritto (come soci paritari) ma pure il dovere di farlo. Coraggio, Soci, al lavoro!
Danilo D'Antonio
Monti dell'Evoluzione
La Repubblica: la grande comproprietà nazionale
donataci dall'essere non più moltitudine servile,
proprietà dei sovrani, ma una vera, libera società.
Evviva la Banca dei Pubblici Impieghi!
L'Istituzione che farà la differenza:
tra stato monarchico e vera Repubblica.