Con tutti i grandi e piccoli artisti in circolazione, con tutti gli intellettuali pagati, spesso premiati, riveriti, vantati, ce ne fosse uno che ci riveli che in Democrazia non possono esserci assunti a vita nei pubblici impieghi/poteri, non possono esserci dei burocrati, dei carrieristi, dei monarchi, dei tiranni. Altrimenti non c'è una Repubblica ma permane il vecchio stato monarchico/fascista. A cosa servono allora un'arte ed una cultura che di continuo distraggono le persone, fan loro perdere tempo, senza mai aggiungere qualcosa d'importante e risolutivo?
Un'arte ed una cultura che non hanno pietà d'un mondo così problematico e tragico.
Attori, produttori, registi, editori, fumettisti, letterati, romanzieri, saggisti, cantanti, comici, intrattenitori, sceneggiatori, madonnari, documentaristi, cinematografari, graffitisti, scultori di ghiaccio, pittori di nuvole, poeti tutto amore, cuore e panettone ... a cosa servite se lasciate il mondo nella tirannide degli assunti a vita in impieghi che sono pubblici e quindi al Popolo Sovrano devono regolamente ritornare?!
Ovunque nel mondo permane la tirannide, ovunque c'è dispotismo quando non proprio una dittatura, ovunque vi sono sopraffazioni, vessazioni e violenze, ovunque manca una centralità pubblica, ovunque le persone sono estromesse dalla loro stessa res publica, ovunque urge la Banca dei Pubblici Impieghi ... e voi ve ne impipate ed anzi nemmeno sapete di cosa si sta parlando?! Accettando a mani tese gli emolumenti del regime. E quando soffiate sulla pollitica fiondate il pubblico contro un qualche governante a voi antipatico come se il problema fosse lì e non piuttosto nella eterna cerchia di assunti a vita padroni d'ogni pubblico impiego/potere! No. C'è urgente bisogno di artisti e persone di cultura a tutto tondo, integre, con occhi ed orecchie dappertutto. Cervelli eccelsi, raziocinanti, sublimi o quanto meno accesi ... dove piffero siete finiti?!
Non è buona arte tutto ciò che lascia il mondo com'è, che illude l'umanità rendendola poi peggiore. Non è buona arte quella che tace di quanto più sia urgente trattare.