Stato ed anti-Stato



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E' un gran peccato che mai nessuno abbia voluto eradicare corruzione, crimine e mafia (l'anti-Stato), cancellarli alla radice, proprio lì dove si originano. Se qualcuno l'avesse voluto, avrebbe dovuto fare una sola cosa: rendere democratico lo Stato, sarebbe a dire: accessibile, aperto, condiviso, partecipato a tempo determinato, così che ogni cittadino potesse divenirne parte attiva e sentisse quindi forte l'intimo, istintivo, spontaneo desiderio di curarlo e proteggerlo. Al contrario ancora oggi lo Stato è una entità a se stante, proprietà di una aristocrazia fatta di carrieristi, di burocrati, di assunti a vita nei pubblici impieghi, letteralmente una Cosa Loro privata d'accesso ad altri pur con pari diritti e requisiti professionali. E' proprio per via di questo indebito monopolio, di questa illegittima emarginazione, di questa terribile esclusione sociale (un vero oltraggio alla Democrazia ed alla Res Publica) che tanti infine cedono e scelgono di passare dall'altra parte, nell'anti-Stato. Fatto paradossale, ogni associazione sorta contro criminalità e mafia ha eretto una ulteriore barriera tra il cittadino e la Res Publica: ostacolando la presa di coscienza che essa è la primaria Associazione cui puntare per risolvere.

Chi vuole vedere scomparire per sempre corruzione, crimine e mafia deve tenersi ben lontano dall'associazionismo, deve invece alzarsi in piedi ed esigere in prima persona uno Stato Democratico: i cui impieghi pubblici (la Res Publica, il Bene Comune) vengano concessi a tempo determinato, per poter essere partecipati da quanti più sia possibile per estendere il senso di una fraterna comunanza. Il non averlo fatto fino ad ora è stato il peggior crimine che si poteva concepire nei confronti del Popolo Sovrano. Almeno oggi, con oltre 70 anni di ritardo, dalla caduta di corona e fascio, portiamovi rimedio.

Capiamolo bene: noi cittadini abbiamo una Grande Associazione che ci lega tutti e cui dobbiamo ambire e che dobbiamo amare e curare: la Res Publica. Diamoci dunque da fare, del tutto pacificamente, legalmente, civilmente, per rimuovere coloro che se ne sono impossessati a vita, mantenendo l'indebito uso monarchico/fascista di assegnare a vita gli impieghi/poteri dello Stato. Nel Pubblico Impiego iniziamo ad assumere esclusivamente a tempo determinato, come già si fa da lungo tempo con Deputati e Presidenti. Ogni problema sparirà da sé. Perché è proprio l'accaparramento dello Stato da parte di una minoranza a provocare un rigetto verso una legalità ch'é posticcia, scorretta, perché essa per prima impedisce la giustizia individuale e sociale, il realizzarsi stesso della Democrazia e l'affermarsi della Res Publica per quello che realmente è: uno strumento legante, una comproprietà appartenente ad ogni cittadino.

Nessuno escluso!

E' lo Stato rimasto tiranno a generare un DNA che dà la stura ad ogni male, a generare ogni cattivo comportamento e malessere collettivo ed individuale. Non ci si scagli direttamente contro la mafia. Si elimini invece la causa che la fa nascere e sviluppare. Almeno oggi, che il buon senso lo si usi: basta fare gli eroi, se vogliamo davvero cambiare le cose iniziamo a ragionare una buona volta. Teniamoci lontano da associazioni e professori ed un mondo meraviglioso si schiuderà davanti a noi.








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