Subject: Re: R: Re: [hyperlink] interpretazioni del bene comune From: Laboratorio Eudemonia Date: Tue, 06 Oct 2009 15:43:34 +0200 To: hyperlink@lists.riseup.net adriana pagliai wrote: > Acqua privatizzata, > rifiuti privatizzati, > manutenzione giardini e patrimonio privatizzato, > gestione cimiteri privatizzata, > servizio riscossione tributi, tasse, multe ecc, privatizzato > piani regolatori privatizzaati, > asili nido, materne e servizi sociali, privatizzati > CED privatizzati > ......... ecc; > > MA DI QUALE PUBBLICO STATE PARLANDO ????? Per quanto mi riguarda il tema in trattazione è appunto quello di ricondurre nel settore pubblico, in un settore realmente pubblico, di proprietà e gestione collettiva e non degli statali, tutte quelle attività che sarebbero dovute rimanere pubbliche. Invece, per corruzione, collusioni, connivenze, e pure perché i cittadini si son detti cose tipo: "gli statali?! non sia mai più! piuttosto che gli statali meglio qualsiasi privato!", molte attività di pretto carattere pubblico sono finite in mano ai privati. La sostanza del discorso ora è questa: ci si tolga dalla mente che riportando la gestione dell'acqua o di che altro in mano agli statali (i quali non sono i cittadini, non rappresentano affatto la collettività, bensì difendono ogni genere di interesse di parte) le cose possano cominciare a funzionare bene. L'ambiente degli statali è ormai troppo corrotto, dopo ben 63 anni di indebita loro fissa permanenza nei ruoli della Repubblica. Vedete: tutto deve scorrere. Quella cosa chiamata "democrazia" che ancora non si riesce a capire bene cosa sia è molto simile ad un flusso ininterrotto. Dove le persone transitano, senza bloccarvisi, lì c'è democrazia. Dove le persone fluiscono, scorrono anche le idee, le informazioni. Laddove, come nella presente Pubblica Amministrazione, le persone rimangono bloccate per tutta la vita ed a volte vengono pure sostuite dai loro figli, ebbene: lì NON c'è democrazia! Per la qual cosa non è affatto un bene, anche se i più possono pensarlo, ricondurre ORA l'acqua ad un "pubblico" che in verità tale non lo è affatto e non lo è mai stato. Di fatto si ridà l'acqua agli statali, a coloro i quali hanno tenuto nascosto per 63 anni che l'Italia ha smesso di essere uno Stato (in mano ad una inamovibile Elite monarchica) nel momento in cui è divenuta una Repubblica (che presuppone una gestione collettiva di tutta la Cosa Pubblica, Funzione Pubblica compresa). "3. La gestione e l’erogazione del servizio idrico integrato non possono essere separate e possono essere affidate esclusivamente ad enti di diritto pubblico." http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article=211 Ebbene io dico: per ora NO! La costruireste voi una casa su delle fondamenta storte? Rispondete non a me ma alla vostra coscienza. La fareste la fatica di costruire una casa sopra delle fondamenta marce, corrotte e pure nate storte? Io dico NO. Io dico che prima vanno costruite BUONE FONDAMENTA poi, solo dopo, si potrà costruirvi sopra la più bella delle case. Altrimenti non solo è lavoro sprecato ma si rischia pure di perdere la vita nella rovina che inevitabilmente capiterà ad un edificio così mal fatto. Anche perché: l'avete, voi qui presenti, che apparite essere gente preparata, o quantomeno che pretendete di saper quanto basta, l'avete voi considerato l'ASPETTO DEMOGRAFICO del problema idrico? In questa: PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE CONCERNENTE : PRINCIPI PER LA TUTELA, IL GOVERNO E LA GESTIONE PUBBLICA DELLE ACQUE E DISPOSIZIONI PER LA RIPUBBLICIZZAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article=211 l'avete preso in considerazione il peso che ogni nuovo essere umano che s'aggiunge agli altri aggiunge anche al sistema idrico? L'avete citata la densità demografica italiana confrontandola con quella di altri Paesi? L'avete denunciato lo stato di sovrappopolazione del nostro Paese? L'avete puntualizzato che il tanto odiato "capitalismo", che tutto distrugge, è realizzato per il novanta per cento dalla somma di lavoratori e consumatori presenti sul territorio? Ebbene voi con buona probabilità non solo non avete parlato di tutto ciò ma non siete nemmeno disposti a farlo! Questo è il problema della fissità delle persone. Non è bene che le persone si fissino in nessun posto. Nemmeno in questo "Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua". Perché vi voglio proprio vedere, dopo anni che ci conosciamo, almeno in tanti qui, telematicamente, e che la Questione Demografica viene presentata non solo da me ma anche da tanta altra gente on line, vi voglio proprio vedere se siete capaci di permettere a questa importantissima necessità di venire a galla nel mare della coscienza collettiva. Come si può redarre un documento che denuncia "L’acqua è un bene finito ..." senza dare un warning sulla presente generale incosapevolezza del tema demografico? Ebbene io non ci sto! Di fronte ad una espressione parziale, che si occupa solo di ciò che fa comodo, che vuole burocratizzare tutto senza mai approcciare l'aspetto umano della questione, ed omertosamente ancora nasconde una importantissima notizia da dare alla gente, io dico: mi spiace ma non ci sto. Ecco perché è bene introdurre dinamicità nella Funzione Pubblica. Perché pian piano tutte le persone cominceranno a muoversi, per proprio desiderio, non per imposizione, e le nuove idee e le informazioni potranno cominciare a circolare liberamente. Anche in Forum tipo questo. Ecco perché concludo e dico: l'acqua? Nè ai privati nè agli statali. Bensì a Cittadini che si alternino nei ruoli della Funzione Pubblica. Noi umani non abbiamo bisogno solo dell'acqua ma anche di cose come la libertà e la democrazia. Noi umani ci dissetiamo anche con esse. Senza non possiamo vivere. Danilo D'Antonio HYPERLINK - Lista per la costituzione del Forum Italiano sull'ACQUA Per iscriversi : scrivere una email vuota a hyperlink-subscribe@lists.riseup.net Per cancellarsi : inviare un'email vuota a hyperlink-unsubscribe@lists.riseup.net ======================================================================